LETTERA APPELLO AI CONCITTADINI
Sono Gino Ruggeri, quello fra noi che si è costituito parte civile, a proprio rischio e pericolo, per conto del nostro Comune nel processo Tamoil che vede le accuse confermate in secondo grado ed attende solo la conferma della Cassazione per riconoscere al Comune di Cremona 1 milione di euro a titolo di risarcimento parziale per il disastro ambientale causato dalla raffineria.
Perché proprio a me il rischio ed il privilegio di compiere la nobile impresa?
Perché non solo sono iscritto al Partito Radicale, ma ne ho assimilato il modo di essere politico: ho saputo da subito che quella responsabilità declinata dal nostro Sindaco nel 2012 ricadeva su ciascuno di noi e me la sono accollata; l’ultimo cittadino invece del primo; perché l’errore politico, l’irresponsabilità di chiunque sia non esime chiunque altro dal farsene carico nell’interesse di tutti.
Il mio Partito era li a ricordarmi queste semplici cose con l’esempio di altri compagni dietro a Marco Pannella, su questi interventi il più intransigente di tutti. Il mio Partito era li anche a sostenermi con l’esperienza giuridica che lo contraddistingue quando si tratta di diritto dei cittadini a richiamare il potere al rispetto delle sue leggi. Inoltre, da che Cremona era in ballo contro uno dei più evidenti e malefici effetti di decenni di mala amministrazione, con Maurizio Turco, Sergio Ravelli e gli altri Radicali cremonesi già avevamo fatto pressione dal basso e con interrogazioni parlamentari perché il disastro ambientale venisse alla luce.
Non potevo tirarmi indietro, non avevo più alibi decenti per un Radicale ed ora tutti possiamo constatare ancora una volta quanto la bontà dei mezzi predetermini la bontà dei fini quindi dei risultati. Abbiamo attinto al serbatoio di energia del Partito Radicale costituito con la conoscenza giuridica e con l’ esperienza politica delle libertà e dei diritti contro i privilegi.
Oggi però sono costretto a rivolgermi a voi perché questo partito, con il suo patrimonio di innumerevoli lotte civili, rischia di sparire. Il Partito Radicale Transnazionale Nonviolento Transpartito - quello che, anche solo esistendo senza potere nei suoi iscritti grazie alla sua storia, ha dato a Cremona quanto vi ho testimoniato - senza nuovi 3 mila iscritti entro l’anno, vale a dire nuove risorse finanziarie ed umane, il mio Partito dovrà chiudere in base a quanto deciso dal recente Congresso che si è tenuto presso il carcere di Rebibbia.
Vi chiedo se questo non sarebbe un disastro politico per tutti più grave di quello per cui chiediamo di essere risarciti a Cremona! La risposta è ovvia e scontata per me e per i Radicali cremonesi.
Il mio appello è a che tutti consideriate responsabilità e convenienza nel conservare l’esistenza in vita del mio Partito, e di conseguenza del gruppo radicale attivo a Cremona dal 1973, iscrivendovi anche esercitando la vostra libertà di doppia tessera.
Tutte le informazioni per l'iscrizione le trovate sul sito www.partitoradicale.it oppure inviando una email a: ruggeri.gino@libero.it
Cremona, 10 marzo 2017
Gino Ruggeri
segretario dell'associazione Radicali Cremona